25 novembre 2022 đź‘ 

“Anche questa è violenza”

Con la campagna “Anche questa è violenza” vogliamo diffondere la consapevolezza che stupri e femminicidi sono solo il culmine di un processo di violenza che parte dal basso: esistono infatti forme di violenza invisibili o talmente normalizzate da passare inosservate. Commenti su come una donna dovrebbe vestirsi per rispondere ai canoni di femminilità socialmente accettati, sulla lunghezza dei vestiti che porta, apprezzamenti non richiesti fatti per strada o sul luogo di lavoro, insulti a sfondo sessuale che vengono puntualmente indirizzati solo alle donne, anche nel mondo politico. Fino ad arrivare alla violenza psicologica, domestica e alle aggressioni fisiche.

Per la campagna di sensibilizzazione abbiamo realizzato un video e delle cartoline (caricarle sul sito in basso o come intestazione) che sono state distribuite alla cittadinanza. Inoltre, qui di seguito trovate un elenco degli atteggiamenti violenti che, anche se a volte non ce ne accorgiamo, ogni giorno vengono rivolti alle donne. Conoscerli e leggerne alcuni esempi può aiutarci a prenderne consapevolezza ed a riflettere su come, quotidianamente, possiamo contrastarli.

VIOLENZA DI GENERE è violenza

Con l’espressione “violenza di genere” ci riferiamo a quel tipo di violenza che avviene all’interno di un contesto in cui donne e ragazze si trovano in una posizione di subordinazione. La violenza di genere è volta a mantenere questo iniquo bilanciamento di potere.

NARRAZIONE DISTORTA è violenza

Per “narrazione distorta” si intende un modo di descrivere gli episodi di violenza di genere caratterizzato dalla colpevolizzazione della vittima (vittimizzazione secondaria), dall’evidenziazione, più o meno esplicita, del “buon carattere” dell’assassino e dalla descrizione delle cause affettive che avrebbero portato all’omicidio.

Esempi da varie testate giornalistiche: Un’ossessione per Elisa, Sebastiani confessa l’omicidio e piange (Repubblica, 08/09/2019); Madre di due figli uccisa con 10 coltellate dal marito. Si erano separati un mese fa (Il Giornale di Vicenza, 13/09/2021); Ubriache fradicie al party in spiaggia, due 15enni violentate dall’amichetto (2020, successivamente modificato)

MISOGINIA DIGITALE/HATE SPEECH è violenza

L’espressione “misoginia digitale” racchiude le diverse forme d’odio, di molestia e di comportamento abusivo che, basate sul genere, vengono rivolte online a donne e ragazze. In particolare, con “discorso d’odio” (hate speech) ci si riferisce alle violenze verbali perpetrate online sulla base di genere, orientamento sessuale, etnia o religione.

Alcuni commenti trovati online recitano: “aprile le cosce facendoti pagare”; “ha due guanciotte giuste da riempire di schiaffoni”; “sembri un cesso plastificato”

CATCALLING è violenza

Molestia maschile consistente nell’espressione verbale e gestuale di apprezzamento di natura sessuale rivolto in modo esplicito, volgare e talvolta minaccioso, a una donna incontrata per strada o in un luogo pubblico (fischi, complimenti volgari, apprezzamenti non richiesti, insulti sessisti).

Spesso capita di sentire per strada commenti del tipo: “Hey bellezza, mi dai il numero di telefono?”; “Mamma mia che gambe che hai”; “Hey bella, fammi un saluto”

DIFFUSIONE NON CONSENSUALE DI MATERIALE INTIMO è violenza

Video o foto, contenenti materiale intimo, prodotti e/o distribuiti senza il consenso della donna e con l’obiettivo di umiliarla. In questo tipo di violenza rientrano anche i “deepfakes” e i “deepnudes”: i primi sono video falsi in cui viene inserito il viso di una persona mai coinvolta; i secondi consistono nel modificare la foto di una persona in modo da farla apparire nuda.

VIOLENZA O COERCIZIONE RIPRODUTTIVA è violenza

Limitare o negare la possibilitĂ , per una donna, di prendere decisioni libere riguardo il suo corpo: la violenza riproduttiva include la gravidanza forzata, il controllo delle nascite, il boicottaggio dei metodi contraccettivi e la sterilizzazione forzata.

Domande come “alla tua età ancora non hai figli?” da parte di conoscenti o “lei ha intenzione di avere figli?” durante un colloquio di lavoro sono esempi di questo tipo di violenza

VIOLENZA PSICOLOGICA è violenza

Serie di gesti ripetuti che fanno temere per la propria incolumitĂ  e che potrebbero sfociare in danni o aggressioni fisiche. Tra gli atti intimidatori di stalking troviamo: seguire una persona con insistenza, guardare ripetutamente la sua casa o il luogo di lavoro, minacciare esplicitamente la vittima o i suoi conoscenti.

Questo tipo di violenza si manifesta già con affermazioni volte a sminuire l’autonomia della donna, come ad esempio “non vali nulla” o “senza di me non avrai un futuro”

VIOLENZA FISICA è violenza

L’abuso fisico è la tipologia più evidente di violenza di genere, seppur non la più comune e non necessariamente la più grave. Consiste nell’inflizione volontaria di danni fisici tramite schiaffi, spinte, pugni, calci, fino ad arrivare allo strangolamento e all’uccisione. Include anche la minaccia tramite armi o altri oggetti, il rapimento, la reclusione.

FEMMINICIDIO è violenza

Femicidio e femminicidio sono due termini specifici che definiscono in maniera non neutra gli omicidi contro le donne, in tutte le loro manifestazioni, per motivi legati al genere. Questi tipi di uccisione che colpiscono la donna perché donna non costituiscono incidenti isolati, frutto di perdite improvvise di controllo o di patologie psichiatriche, ma si configurano come l’ultimo atto di un continuum di violenza di carattere economico, psicologico, fisico o sessuale.

AGGRESSIONE SESSUALE è violenza

Per aggressione sessuale si intende qualsiasi forma di attivitĂ  sessuale avvenuta senza la volontĂ  e il consenso della persona. Le aggressioni sessuali includono non solo il rapporto sessuale forzato (stupro), ma anche qualsiasi tipo di bacio, carezza o contatto fisico non consensuale.

Anche l’aggressione sessuale è spesso dalla vittimizzazione secondaria: commenti come “era ubriaca, cosa si aspettava?” o “vestita così se l’è cercata” rientrano in questo tipo di violenza.

STALKING è violenza

Serie di gesti ripetuti che fanno temere per la propria incolumitĂ  e che potrebbero sfociare in danni o aggressioni fisiche. Tra gli atti intimidatori di stalking troviamo: seguire una persona con insistenza, guardare ripetutamente la sua casa o il luogo di lavoro, minacciare esplicitamente la vittima o i suoi conoscenti.

VIOLENZA DOMESTICA è violenza

La violenza domestica si configura come uno schema di comportamento volto ad esercitare potere e controllo su una persona con cui si intrattiene una relazione personale. Potrebbe includere la violenza fisica e quella sessuale, nonché l’intimidazione emotiva e psicologica, la violenza verbale, lo stalking e l’utilizzo di dispositivi elettronici volti alla molestia e al controllo. Chi perpetra la violenza potrebbe essere il coniuge (precedente o attuale), il partner o un membro della famiglia.

VIOLENZA ECONOMICA è violenza

La violenza economica consiste nel controllare o sfruttare l’altra persona tramite i suoi soldi o le sue proprietà: include prenderne i soldi o gli averi senza permesso, trattenere o limitare i soldi al fine di controllarla, forzare l’altra persona a firmare documenti, costringerla a vendere i suoi averi o a cambiare il suo testamento. Alcune forme di violenza economica si manifestano sottoforma di veri e propri crimini, come il furto o la frode.

STEREOTIPI DI GENERE è violenza 

Insieme rigido di credenze condivise e trasmesse socialmente, su quelle che sono e devono essere i comportamenti, il ruolo, le occupazioni, i tratti, l’apparenza fisica di una persona, in relazione alla sua appartenenza di genere.

Nella lingua italiana si trovano una serie di modi di dire radicati negli stereotipi di genere: “mogli e buoi dei paesi tuoi” o “la bionda colpisce, la mora rapisce, la rossa gioisce”. Affermazioni come “non fare il maschiaccio” o “essere una donna con le palle” sono anch’esse stereotipate; allo stesso modo, sugli stereotipi di genere, si basano anche una serie di pubblicità sessiste come: “ve la diamo gratis”; “per un mese pulizie e sanificazione gratuita per ogni contratto annuale”;  “un ferro da stiro, un pigiama, un grembiule, un bracciale Pandora”.

Le definizioni, tratte dalle seguenti fonti, sono state tradotte e adattate da Flavia Franguelli. https://www.cirsde.unito.it/sites/c555/files/allegatiparagrafo/06-05-2016/stereotipo_di_genere.pdf) 

https://www.vawlearningnetwork.ca/docs/LearningNetwork-GBV-Glossary.pdf  

https://unipd-centrodirittiumani.it/it/schede/I-concetti-di-femmicidio-e-femminicidio/368)

https://www.treccani.it/vocabolario/cat-calling_%28Neologismi%29/

Se sei vittima di stalking o violenza

Numero Anti Violenza e Stalking: chiama il 1522

App della Polizia di Stato: YouPol (per Android e iOS)

App della Regione Piemonte: Erica (per Android e iOS)

Centro Antiviolenza CittĂ  di Torino

Alle vittime di violenza, il Centro offre ascolto e orientamento, accoglienza e accompagnamento, protezione per la donna e i figli, consulenza legale, supporto psicologico, indirizzo di residenza secretato presso Casa Marti. Tutto il personale che entra in contatto con le donne è di genere femminile, come previsto dalla Legge Regionale 4 del 2016.

Telefono: 011 011 31500

Email: centroantiviolenza@comune.torino.it

Per appuntamento, nei seguenti orari:

lunedì 14.00 – 17.00

martedì 14.00 – 16.00

mercoledì, giovedì e venerdì 9.00 – 13.00

Telefono Rosa Piemonte di Torino (ODV)
Centro Antiviolenza e di Orientamento per i Diritti delle Donne

Il Telefono Rosa si rivolge alle donne sottoposte a maltrattamenti in famiglia, che hanno subito violenza sessuale, che sono  oggetto di molestie sessuali e/o atti di stalking (atti persecutori). Offre inoltre  informazioni su questioni riguardanti il diritto di famiglia.

In totale riservatezza e anonimato, il Telefono Rosa attiva un iter di ascolto iniziale (telefonico e in sede) seguito dall’analisi della domanda e dei bisogni e dall’ideazione di un progetto individuale. Segue l’attivazione delle reti interna ed esterna di Telefono Rosa e il servizio di orientamento informativo on-line sulla violenza. Il Telefono Rosa offre ospitalità alle donne vittime di violenza presso la casa rifugio “APPRODO”; con lo Sportello di Orientamento al Lavoro e Informazione Sociale promuove il reinserimento sociale e lavorativo delle donne vittime di violenza.

Telefono: 011.530666 – 011.5628314

Email: telefonorosa@mandragola.com

Orari

in Via Assietta 13/A a Torino, ogni:

Lunedì dalle 09.30 alle 13.30

Martedì dalle 9:30 alle 13:30 e dalle 14.00 alle 18.00

Mercoledì dalle 09.30 alle 13.30 e dalle 14:00 alle 18:00

Giovedì dalle 14.00 alle 18.00

Venerdì dalle 09.30 alle 13.30

In orario serale

Presso Presenza Amica – Stazione di Torino Porta Nuova presso il binario 20 dal lunedì al venerdì dalle 19.30 alle 23.30

Tel. 327.3275692

Informazioni sugli sportelli afferenti ai Centri antiviolenza iscritti all’Albo regionale del Piemonte

Per tutte Noi – Informazioni utili